IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica in data 25 aprile
2000, con il quale l'on. Livia Turco e' stata nominata Ministro senza
portafoglio;
  Visto  il  proprio  decreto in data 27 aprile 2000, con il quale al
predetto  Ministro  e' stato conferito l'incarico per la solidarieta'
sociale, a decorrere dal 26 aprile 2000;
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  A  decorrere  dal 26 aprile 2000, il Ministro senza portafoglio per
la  solidarieta' sociale on. Livia Turco e' delegata ad esercitare le
funzioni  di  programmazione,  di  indirizzo,  di  coordinamento e di
promozione   di  iniziative,  anche  normative,  nonche'  ogni  altra
funzione  attribuita  dalle  vigenti  disposizioni  al Presidente del
Consiglio  dei  Ministri,  avvalendosi,  ove necessario, dei mezzi di
comunicazione, nelle materie concernenti:
    a)  le  politiche per la realizzazione di un sistema integrato di
interventi  e  servizi  sociali, anche mediante la determinazione dei
principi  e  degli  obiettivi  della  politica  sociale,  dei criteri
generali  per  la  programmazione  della  rete  degli  interventi  di
integrazione sociale da attuare a livello locale e degli standard dei
servizi   essenziali,   nonche'   mediante   la   valutazione  ed  il
monitoraggio dell'efficacia della spesa per le politiche sociali;
    b)  le  politiche  per  la  famiglia, con particolare riguardo al
sostegno  alla maternita' ed alla paternita' al fine di consentire di
conciliare la vita lavorativa e familiare;
    c)  le politiche per i minori, promuovendo e coordinando tutte le
iniziative    volte    a   tutelare   i   diritti   dell'infanzia   e
dell'adolescenza  ed  a contrastare ogni forma di violenza e di abuso
dei  minori,  nonche'  a fronteggiare, d'intesa con il Ministro degli
affari  esteri,  gli  interventi  in  caso  di emergenze di carattere
internazionale,  anche verificando l'attuazione della Convenzione sui
diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989;
    d)  le politiche giovanili, coordinando gli scambi internazionali
giovanili   ed   attuando  i  programmi  per  la  gioventu'  promossi
dall'Unione  europea, avvalendosi del Comitato italiano gioventu' per
l'Europa,    nonche'   svolgendo   una   funzione   di   monitoraggio
sull'attuazione   delle  leggi  nazionali  in  materia  di  politiche
giovanili;
    e)  le  politiche  per  gli anziani, promuovendo e coordinando le
azioni  a  tutela della vita delle persone anziane, anche mediante la
predisposizione   della   relazione   biennale  al  Parlamento  sulla
condizione dell'anziano;
    f)  le  politiche  a  favore  dei  disabili, promuovendo indagini
statistiche e conoscitive sull'handicap, anche mediante la Conferenza
nazionale  sulle  politiche  dell'handicap e la predisposizione della
relazione annuale al Parlamento sull'handicap;
    g)  le  politiche  contro l'esclusione sociale, avvalendosi della
Commissione   d'indagine   sulla   poverta'   e   sull'emarginazione,
promuovendo  le  azioni finalizzate a contrastare le nuove poverta' e
curando  la  sperimentazione  dell'istituto  del  reddito  minimo  di
inserimento;
    h)  le  politiche  a  favore  dell'associazionismo  sociale e del
volontariato,  di  promozione  di iniziative di contrasto del disagio
sociale,   anche   attraverso   l'Osservatorio   nazionale   per   il
volontariato;
    i)  le  politiche  per  contrastare  le  tossicodipendenze  e  le
alcooldipendenze, anche mediante la presidenza del Comitato nazionale
di   coordinamento   per   l'azione  antidroga  e  coordinandosi  con
l'Osservatorio europeo sulle tossicodipendenze;
    j)    le   politiche   migratorie,   con   particolare   riguardo
all'integrazione   sociale   degli   immigrati,   anche  mediante  la
presidenza  della Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e
delle  loro  famiglie, al contrasto del fenomeno del razzismo e della
xenofobia,  anche  in  coordinamento  con  l'Osservatorio europeo dei
fenomeni  del  razzismo  e  della  xenofobia,  al coordinamento delle
iniziative  volte  ad  accogliere temporaneamente i minori stranieri,
anche   avvalendosi   del  Comitato  per  i  minori  stranieri,  alla
partecipazione  all'elaborazione  del  documento  programmatico sulla
politica  dell'immigrazione  e  degli  stranieri sul territorio dello
Stato  ed  al  decreto  di  determinazione delle quote per l'ingresso
degli  stranieri  nel  territorio dello Stato, al coordinamento degli
interventi   umanitari  in  Italia  e  all'estero,  alla  promozione,
d'intesa   con   il   Ministro   dell'interno   della  riforma  della
legislazione in materia di cittadinanza;
    k)   le   politiche  per  l'inclusione  e  la  coesione  sociale,
coordinando i rapporti con gli organismi dell'Unione europea operanti
nel  settore  delle  politiche sociali, con particolare riguardo alla
programmazione ed alla gestione dei fondi comunitari nelle materie di
promozione dell'inclusione e della coesione sociale.